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Benvenuto nella
Artnuances
Virtual Exhibition

Reflecting Life  

con i quadri di Arpita Gaidhane

Artnuances Gallery in questa nuova mostra virtuale propone un altro artista i cui dipinti hanno catturato la nostra attenzione: Arpita Gaidhane.

È nata e risiede in India a Bangalore. È un’artista eclettica, che oltre alla pittura si dedica anche alla poesia e alla musica e grazie ai suoi studi religiosi, anche alla filosofia. Lei non ha avuto un’infanzia facile, ancor più pesante in un universo come l’India. Questa grande nazione è caratterizzata da numerose problematiche, prime fra tutte la suddivisione in caste, le numerose religioni e purtroppo la sudditanza femminile che colpisce ancora molte regioni di questo subcontinente da un miliardo di persone.

Pur avendo vissuto queste difficoltà, Arpita riesce a far emergere tutta la sua positività e voglia di vita e la trasmette nelle sue opere. Lei con esse cerca di smuovere le coscienze delle persone affrontando temi molto profondi e attuali: come la condizione femminile e la violenza, che secondo lei può essere risolta dall’uomo assaporando ciò che Madre Natura ci mette ogni giorno a disposizione.

Ha partecipato a vari eventi sia in patria che all’estero con ottimi risultati e è stata notata dalla Galleria Artnuances per la particolarità delle sue opere e una selezione è in questa Galleria Virtuale.

Nella targhetta sotto ogni opera oltre al titolo vi è il link alla scheda, dove puoi visionare tutte le caratteristiche dell’opera di tuo interesse.

Reflecting Life è un’infarinatura di esperienze congelate nel tempo, dal punto di vista dell’artista. Vivendo sulla colorata intersezione tra femminilità, reginetta, essere bruna e di casta mista nel sud del mondo, ha una visione eccentrica, spesso oscura, dei tempi presenti. È un momento di violenza, palese e nascosta. È il momento di presentare l’aspetto della “felicità” dolce e zuccherina a un vasto pubblico di robot orientati al profitto. È un momento di sfruttamento del femminile, che si presenti come natura o umanità.
Eppure, la speranza brilla ai margini di questa sordida storia. Un’altra rivoluzione intorno al sole, un altro giorno e una notte, un’altra possibilità di reclamarci come i complessi e amorevoli figli della natura che siamo. Tornando all’infanzia e alla natura come punti di riferimento, l’artista spera ancora e ancora, dipingendo con sangue e lacrime. Questi dipinti, dipinti direttamente con le dita sulla tela, raccontano davvero una storia oscura, ma è, come il meglio che la vita ha da offrire, una storia d’amore alla fine della giornata.

La mostra inizia con il potenziale tempestoso della passione contenuta, che scorre nel paese delle meraviglie della magia dell’infanzia, dove i colori appaiono più luminosi contro la sicura rete dorata dell’innocenza. Dall’altra parte di questo Ofrenda sono le linee del destino, l’inevitabile danza di luce e oscurità che ogni vita deve incontrare nel viaggio verso la morte. È una preveggenza di ciò che verrà.
L’equilibrio tra luce e oscurità si sposta presto verso la violenza di una vita claustrofobica, dove la resilienza lotta contro le catene del patriarcato e l’abuso di potere. In nome dello status quo, il femminile viene violentato e depredato, intrappolato nelle regole e nei limiti del decoro. L’insopportabile soffitto di vetro unisce le labbra, sminuendo l’espressione ed evocando l’orrore.
In mezzo a questa cruenta danza della vita senza le lenti rosee, la Natura dorme. Dorme al crepuscolo, circondata dai suoi elementi calmi e vibranti, aspettando con pazienza, guardando con consapevolezza. Anche se la violenza intrappolata riecheggia nell’atto del parto, la natura spera. La sua resilienza canta con il pianto del neonato, il suo ottimismo risuona con il conforto amorevole del grembo materno.
La speranza e la gioia fiorite abbondano mentre il ciclo si chiude, il cuore che ama la vita tornando al potenziale della passione anche se la tempesta minaccia il dolore, la rabbia e la violenza che vivono all’ombra di ogni luce.
“Riflettere la vita” riflette la luce e l’amore. Riflette resilienza e rigenerazione. Man mano che gli anni aggiungono grigi al cuoio capelluto, le rughe si piegano sugli occhi che brillano dell’anima di una vita vissuta. A volte, non c’è euforia o estasi esterna. A volte, i colori della vita stessa offrono una tavolozza così vivida, che vivere attraverso le montagne russe di ogni singolo giorno è la propria ricompensa. È una ricompensa che scalda il cuore in un modo a cui tutti i like e i commenti del mondo potrebbero aspirare, ma mai raggiungere. La vita è il suo dono.

Per saperne di più basta cliccare sul titolo per ammirare l’opera direttamente nella nostra gallery.
Vi auguriamo una piacevole visita!