Reale Fiction 88 è un lavoro di Johann Nussbächer.
Grande equilibrio e trasmette serenità. La stessa dimensione della tela (100 x140) del n.87 e analoghe gradazioni di colore e superficie. Le due immagini potrebbero sicuramente essere messe insieme. Rispetto al n.87 questo è però più rarefatto. Lo sfondo è diviso verticalmente in tre alcune parti distinte. Ce n’è uno superiore in bianco e nero, che riprende lo spessore e l’effetto bucato del n.56; una parte centrale in cui predomina una luce rosa pallido che svanisce e sembra giacere sul “paesaggio” stesso; e una parte inferiore caratterizzata da un cielo azzurro molto chiaro, che a malapena vela le proiezioni sbiancanti in basso. È un’opera di grande equilibrio e trasmette serenità.
L’aggettivo “reale” è in italiano: possibile che il desiderio fosse quello di “giocare” con il doppio significato di “reale” che, in lingua italiana, può significare sia “reale” che “regale”? Comunque le opere “Reale Fiction” di Johann Nußächer sono caratterizzate da un aspetto tridimensionale (la superficie è sempre piatta) che gioca in modo notevole con gli aspetti tipici dei materiali naturali, come le superfici in gesso, scavate, tagliate, forate, sottoposte a differenti gradazioni di colore. È proprio questo rapporto tra finzione e realtà a creare il fascino misterioso e polivalente di queste opere, che possono essere lette anche in modi molto diversi (effetti macrofotografici) e coinvolgere con la loro bellezza astratta, dialogando direttamente con il campo del fantastico e del fantastico.